Master pitture murali
Master Semestrale
Master di Alta Specializzazione per il Restauro delle Pitture Murali
Titolo: “Il Restauro e La Conservazione Delle Pitture murali di Scuola Giottesca”. Restauro e Valorizzazione del Ciclo Pittorico Giottesco Del Castello Aragonese Di Ischia
"Un Master tutto al Castello”
Nella prestigiosa sede presso il Castello Aragonese l’Istituto propone un Master di alta specializzazione per il restauro delle pitture murali. Gli ammessi a questo corso potranno accedere ad un vero e proprio college destinato alla formazione nel settore restauro delle pitture murali, come avviene anche per gli studenti del corso Master sul restauro delle opere lignee. I corsisti troveranno non solo l’ambiente adatto ad una profonda concentrazione lavorativa e l’atmosfera giusta per i loro studi, ma anche forti stimoli socio-culturali che nascono nel vivere insieme immersi tra arte e natura.
Il college dell’Istituto è di fatti un luogo “eletto” perché ricco di quella quiete e di quella armonia necessarie a chi deve immergersi nell’apprendimento di una materia.
Attraverso un percorso didattico basato sull’insegnamento di nozioni scientifiche e tecniche, prevalentemente pratico, il corso ha lo scopo di fornire allo studente le conoscenze necessarie per affrontare le problematiche del restauro delle pitture murali, considerando in primo luogo quelle legate alla materia e successivamente quelle inerenti alle tecniche artistiche.
Lo studente in equipe, potrà mettere in pratica le nozioni acquisite attraverso un intenso tirocinio pratico direttamente nel cantiere di restauro, essenziale per l’apprendimento della professione. In particolare il Master di quest’anno si propone di approfondire le problematiche relative al restauro delle pitture murali di scuola “Giottesca” dando la possibilità al corsista di poter intervenire e applicare le nozioni teoriche acquisite direttamente in un cantiere prestigiosissimo: “La Cripta della Chiesa Cattedrale" del Castello Aragonese di Ischia, sede d’Istituto, un vero gioiello dell’arte del XIII sec.
Il piano di studi delle lezioni con frequenza obbligatoria di otto ore giornaliere dal lunedì al venerdì, prevede un percorso didattico che ha inizio il 28 Ottobre 2013 e termina il 15 Giugno 2014, per un numero complessivo di 1220 ore di formazione.
I materiali, le attrezzature, l’abbigliamento e i materiali antinfortunistici vengono forniti totalmente dall’Istituto.
Costo: Grazie al contributo della AAC la quota di iscrizione è stata ridotta a € 4000,00.
Docenti di riferimento: Dott. Alberto Felici (OPD Firenze) e Dott.ssa Eleonora Cerra (I.E.R. Ischia)
PIANO DI STUDI
Nei sei mesi del corso verranno affrontate tutte le principali operazioni relative ad un intervento di restauro, dalla diagnostica preliminare al monitoraggio di fine trattamento. Lo scopo è quello di fornire gli strumenti necessari per affrontare un’ampia casistica di situazioni conservative per poter applicare in situ le varie tecniche d’intervento. La realizzazione pratica degli argomenti trattati sarà eseguita su provini e repliche appositamente realizzati e successivamente attraverso l’esecuzione dell’intervento di restauro dei dipinti murali di scuola Giottesca che decorano la Cripta della Cattedrale dell’Isolotto Aragonese di Ischia.
Il corso è strutturato in sei moduli che corrispondono alle principali fasi di un intervento di restauro:
1. INTRODUZIONE - DIAGNOSTICA - DOCUMENTAZIONE E TECNICHE ESECUTIVE
2. TECNICHE DI PRIMO INTERVENTO
3. LA PULITURA- LA PULITURA LASER
4. CONSOLIDAMENTO
5. ADESIONE
6. INTEGRAZIONE PITTORICA E MONITORAGGIO POST-TRATTAMENTO. CONCLUSIONE DEL CORSO
Ogni modulo prevede una serie di incontri durante i quali il docente restauratore Alberto Felici, imposta la struttura teorica dell’argomento trattato per poi indicare le metodologie di intervento da eseguire durante la fase di stage pratico sugli affreschi della Cripta.
PIANO DI STUDI
1) Introduzione al corso, Diagnostica. Documentazione e tecniche esecutive.
2 )Tecniche di primo intervento.
Pre-Consolidamento: della pellicola pittorica → rendere la pellicola pittorica sufficientemente compatta per poter eseguire la pulitura; ristabilire l’adesione superficiale delle lamine metalliche. Degli intonaci→ rendere un intonaco, sia questo pittorico o di supporto (arriccio o rinzaffo) sufficientemente o temporaneamente stabile affinché si eviti la caduta e si possano eseguire le successive operazioni.
Prima pulitura: Asportare dalla superficie i depositi di materiale incoerente e le sostanze rimuovibili con acqua o con mezzi meccanici elementari.
Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati: decoesione materica fra aggregato e legante, esfoliazione; penetrazione di un liquido in un solido; soluzioni/emulsioni; reversibilità relativa idrofilia/idrofobia, permeabilità all’acqua e ai Sali, polarità superficiale, sostanza estranea; inquinante; porosità, modalità del deposito incoerente. Materiali d’impiego: caseinati, resine sintetiche, calcio idrossido in sospensione alcolica.
3) Pulitura della pellicola pittorica. Eliminare dalla superficie le sostanze giudicate dannose per la conservazione materiale dell’opera e influenti sulla lettura delle sue valenze originali, nel rispetto della materia costitutiva. Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati: sostanza estranea; descialbo, inquinante; porosità. Materiali d’impiego: supportanti, addensanti, solventi, mezzi fisici. Modalità di attuazione: tampone, impacco, sistemi laser,: il concetto di patina nella pittura murale; i metodi di monitoraggio dei cambiamenti cromatici e di assorbimento superficiale; la rimozione delle ridipinture: rapporto fra aspetti conservativi e figurativi A; patine biologiche; problemi connessi con la presenza di lamine metalliche; pitture con tecnica mista: problematiche di “pulitura calibrata”
4 )Consolidamento e Protezione Garantire alla pellicola pittorica una consistenza sufficiente per la sua conservazione nel tempo, in relazione all’ubicazione e mantenendo il più possibile la sue caratteristiche originarie. Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati:forze di coesione, forze di adesione, lo stato di aggregazione della materia in relazione al suo aspetto, consolidamento/protezione/fissaggio, i concetti di reversibilità, di affinità, di stabilità; il concetto di minimo intervento; i metodi di valutazione per l’aspetto e per il grado di coesione, Sali inquinanti, inquinamento atmosferico
5 )ADESIONE DEGLI INTONACI. Rendere un intonaco, sia questo pittorico o di supporto (arriccio o rinzaffo) stabile affinché si ristabilisca l’adesione al supporto. Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati: decoesione materica fra aggregato e legante, polverulenza; penetrazione di un liquido in un solido; soluzioni/emulsioni; reversibilità relativa, idrofilia/idrofobia, permeabilità all’acqua e ai Sali, polarità superficiale, compatibilità con gli intonaci originali
6)STUCCATURA e RITOCCO PITTORICO Colmare le soluzioni di continuità negli strati di supporto, al fine di garantirne la stabilità nel tempo, utilizzando impasti il più possibile simili a quelli originali.
Migliorare la lettura dell’immagine, attenuando l’evidenza delle stuccature e delle abrasioni della pellicola cromatica, facendo salva la percezione delle parti originali e garantendo perciò il bagaglio dell’espressione artistica propria dell’opera, tramandataci nel tempo. Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati: resistenza meccanica; granulometria, porosità; selezione; astrazione, velatura ad abbassamento di tono; ricostruzione imitativa; a livello; sotto-livello,Implicazioni: con l’aspetto acquisito dall’opera nel tempo; con la lettura del contenuto dell’opera; con l’architettura circostante; tipologie di ritocco del passato , la reversibilità; la percezione e la teoria dei colori; l’alterazione dei pigmenti in relazione alla propria natura e all’ambiente conservativo
Fonte: Istituto Europeo del Restauro
Master di Alta Specializzazione per il Restauro delle Pitture Murali
Titolo: “Il Restauro e La Conservazione Delle Pitture murali di Scuola Giottesca”. Restauro e Valorizzazione del Ciclo Pittorico Giottesco Del Castello Aragonese Di Ischia
"Un Master tutto al Castello”
Nella prestigiosa sede presso il Castello Aragonese l’Istituto propone un Master di alta specializzazione per il restauro delle pitture murali. Gli ammessi a questo corso potranno accedere ad un vero e proprio college destinato alla formazione nel settore restauro delle pitture murali, come avviene anche per gli studenti del corso Master sul restauro delle opere lignee. I corsisti troveranno non solo l’ambiente adatto ad una profonda concentrazione lavorativa e l’atmosfera giusta per i loro studi, ma anche forti stimoli socio-culturali che nascono nel vivere insieme immersi tra arte e natura.
Il college dell’Istituto è di fatti un luogo “eletto” perché ricco di quella quiete e di quella armonia necessarie a chi deve immergersi nell’apprendimento di una materia.
Attraverso un percorso didattico basato sull’insegnamento di nozioni scientifiche e tecniche, prevalentemente pratico, il corso ha lo scopo di fornire allo studente le conoscenze necessarie per affrontare le problematiche del restauro delle pitture murali, considerando in primo luogo quelle legate alla materia e successivamente quelle inerenti alle tecniche artistiche.
Lo studente in equipe, potrà mettere in pratica le nozioni acquisite attraverso un intenso tirocinio pratico direttamente nel cantiere di restauro, essenziale per l’apprendimento della professione. In particolare il Master di quest’anno si propone di approfondire le problematiche relative al restauro delle pitture murali di scuola “Giottesca” dando la possibilità al corsista di poter intervenire e applicare le nozioni teoriche acquisite direttamente in un cantiere prestigiosissimo: “La Cripta della Chiesa Cattedrale" del Castello Aragonese di Ischia, sede d’Istituto, un vero gioiello dell’arte del XIII sec.
Il piano di studi delle lezioni con frequenza obbligatoria di otto ore giornaliere dal lunedì al venerdì, prevede un percorso didattico che ha inizio il 28 Ottobre 2013 e termina il 15 Giugno 2014, per un numero complessivo di 1220 ore di formazione.
I materiali, le attrezzature, l’abbigliamento e i materiali antinfortunistici vengono forniti totalmente dall’Istituto.
Costo: Grazie al contributo della AAC la quota di iscrizione è stata ridotta a € 4000,00.
Docenti di riferimento: Dott. Alberto Felici (OPD Firenze) e Dott.ssa Eleonora Cerra (I.E.R. Ischia)
PIANO DI STUDI
Nei sei mesi del corso verranno affrontate tutte le principali operazioni relative ad un intervento di restauro, dalla diagnostica preliminare al monitoraggio di fine trattamento. Lo scopo è quello di fornire gli strumenti necessari per affrontare un’ampia casistica di situazioni conservative per poter applicare in situ le varie tecniche d’intervento. La realizzazione pratica degli argomenti trattati sarà eseguita su provini e repliche appositamente realizzati e successivamente attraverso l’esecuzione dell’intervento di restauro dei dipinti murali di scuola Giottesca che decorano la Cripta della Cattedrale dell’Isolotto Aragonese di Ischia.
Il corso è strutturato in sei moduli che corrispondono alle principali fasi di un intervento di restauro:
1. INTRODUZIONE - DIAGNOSTICA - DOCUMENTAZIONE E TECNICHE ESECUTIVE
2. TECNICHE DI PRIMO INTERVENTO
3. LA PULITURA- LA PULITURA LASER
4. CONSOLIDAMENTO
5. ADESIONE
6. INTEGRAZIONE PITTORICA E MONITORAGGIO POST-TRATTAMENTO. CONCLUSIONE DEL CORSO
Ogni modulo prevede una serie di incontri durante i quali il docente restauratore Alberto Felici, imposta la struttura teorica dell’argomento trattato per poi indicare le metodologie di intervento da eseguire durante la fase di stage pratico sugli affreschi della Cripta.
PIANO DI STUDI
1) Introduzione al corso, Diagnostica. Documentazione e tecniche esecutive.
2 )Tecniche di primo intervento.
Pre-Consolidamento: della pellicola pittorica → rendere la pellicola pittorica sufficientemente compatta per poter eseguire la pulitura; ristabilire l’adesione superficiale delle lamine metalliche. Degli intonaci→ rendere un intonaco, sia questo pittorico o di supporto (arriccio o rinzaffo) sufficientemente o temporaneamente stabile affinché si eviti la caduta e si possano eseguire le successive operazioni.
Prima pulitura: Asportare dalla superficie i depositi di materiale incoerente e le sostanze rimuovibili con acqua o con mezzi meccanici elementari.
Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati: decoesione materica fra aggregato e legante, esfoliazione; penetrazione di un liquido in un solido; soluzioni/emulsioni; reversibilità relativa idrofilia/idrofobia, permeabilità all’acqua e ai Sali, polarità superficiale, sostanza estranea; inquinante; porosità, modalità del deposito incoerente. Materiali d’impiego: caseinati, resine sintetiche, calcio idrossido in sospensione alcolica.
3) Pulitura della pellicola pittorica. Eliminare dalla superficie le sostanze giudicate dannose per la conservazione materiale dell’opera e influenti sulla lettura delle sue valenze originali, nel rispetto della materia costitutiva. Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati: sostanza estranea; descialbo, inquinante; porosità. Materiali d’impiego: supportanti, addensanti, solventi, mezzi fisici. Modalità di attuazione: tampone, impacco, sistemi laser,: il concetto di patina nella pittura murale; i metodi di monitoraggio dei cambiamenti cromatici e di assorbimento superficiale; la rimozione delle ridipinture: rapporto fra aspetti conservativi e figurativi A; patine biologiche; problemi connessi con la presenza di lamine metalliche; pitture con tecnica mista: problematiche di “pulitura calibrata”
4 )Consolidamento e Protezione Garantire alla pellicola pittorica una consistenza sufficiente per la sua conservazione nel tempo, in relazione all’ubicazione e mantenendo il più possibile la sue caratteristiche originarie. Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati:forze di coesione, forze di adesione, lo stato di aggregazione della materia in relazione al suo aspetto, consolidamento/protezione/fissaggio, i concetti di reversibilità, di affinità, di stabilità; il concetto di minimo intervento; i metodi di valutazione per l’aspetto e per il grado di coesione, Sali inquinanti, inquinamento atmosferico
5 )ADESIONE DEGLI INTONACI. Rendere un intonaco, sia questo pittorico o di supporto (arriccio o rinzaffo) stabile affinché si ristabilisca l’adesione al supporto. Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati: decoesione materica fra aggregato e legante, polverulenza; penetrazione di un liquido in un solido; soluzioni/emulsioni; reversibilità relativa, idrofilia/idrofobia, permeabilità all’acqua e ai Sali, polarità superficiale, compatibilità con gli intonaci originali
6)STUCCATURA e RITOCCO PITTORICO Colmare le soluzioni di continuità negli strati di supporto, al fine di garantirne la stabilità nel tempo, utilizzando impasti il più possibile simili a quelli originali.
Migliorare la lettura dell’immagine, attenuando l’evidenza delle stuccature e delle abrasioni della pellicola cromatica, facendo salva la percezione delle parti originali e garantendo perciò il bagaglio dell’espressione artistica propria dell’opera, tramandataci nel tempo. Argomenti del modulo e Elementi correlati ad esso collegati: resistenza meccanica; granulometria, porosità; selezione; astrazione, velatura ad abbassamento di tono; ricostruzione imitativa; a livello; sotto-livello,Implicazioni: con l’aspetto acquisito dall’opera nel tempo; con la lettura del contenuto dell’opera; con l’architettura circostante; tipologie di ritocco del passato , la reversibilità; la percezione e la teoria dei colori; l’alterazione dei pigmenti in relazione alla propria natura e all’ambiente conservativo
Fonte: Istituto Europeo del Restauro
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